Mettere fine alla violenza contro le donne.

La Commissione delle Nazioni Unite focalizza la sua attenzione sulla partecipazione e sul processo decisionale delle donne nella vita pubblica.

L’ONU a New York è solitamente molto animata nel mese di marzo con migliaia di partecipanti alla Commissione annuale sulla Condizione delle Donne (CSW). Quest’anno, la 65a Commissione si terrà virtualmente, dal 15 al 26 marzo.

Il tema della Commissione di quest’anno è:

La piena ed effettiva partecipazione delle donne al processo decisionale nella vita pubblica, così come l’eliminazione della violenza, per raggiungere l’uguaglianza di genere e il rafforzamento del potere di tutte le donne e delle giovani”. Questo soggetto coincide con il tema della Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo, che è “Le donne nella leadership: raggiungere un futuro equo in un mondo in pandemia da COVID-19”.

Figura 1: Immagine donne dell’ONU

Molti paesi guidati da donne hanno dato risposte forti alla pandemia da COVID-19. Ad esempio, i leader di Danimarca, Etiopia, Finlandia, Germania, Islanda, Nuova Zelanda e Slovacchia sono stati riconosciuti per la velocità, la risolutezza e l’efficacia delle loro risposte nazionali al COVID-19. Tuttavia, all’8 novembre 2020, le donne sono state capi di stato e di governo solo in 20 paesi nel mondo.

LA PARTECIPAZIONE DELLE FIGLIE DELLA CARITA’

Le Figlie della Carità si concentreranno sulla tematica della Commissione relativa alla eliminazione della violenza contro le donne. Esse co – sponsorizzeranno un evento intitolato “Senzatetto nascosti: trasformare il dolore in potere.”, con altre ONG della Famiglia Vincenziana e UNANIMA International. La data e l’ora sono da stabilire.

Inoltre co-sponsorizzeranno, insieme all’International Presentation Association e altri, un panel di relatori sul tema “Trasformare gli stereotipi di genere: rendere confortevole la conversazione scomoda”.  L’evento è provvisoriamente programmato per il 16 marzo, ma la data e l’ora dipendono dall’approvazione della Commissione.

Figura 2: Immagine ONU

Le statistiche relative alla violenza contro le donne sono inquietanti e molte fonti indicano che tale violenza è aumentata durante la pandemia COVID-19 a causa dello problema finanziario, dell’isolamento e dei blocchi. Le chiamate alle linee di assistenza sono aumentate di cinque volte in alcuni paesi, secondo UN Women.  I dati non pandemici riflettono che a livello globale, il 35% delle donne ha subito violenza fisica e/o sessuale da parte del partner, o violenza sessuale da parte di un non partner.  Quasi la metà (49%) di tutte le vittime del traffico di esseri umani sono donne adulte. Una donna su 10 nell’Unione europea riferisce di aver subito molestie informatiche dall’età di 15 anni.  In Medio Oriente e Nord Africa, il 40-60 per cento delle donne ha subito molestie sessuali per strada. Almeno 200 milioni di donne e giovani, tra i 15 e i 49 anni, hanno subito mutilazioni genitali in 31 paesi dove la pratica è diffusa. (UN Women).

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