L’economia al servizio del carisma e della missione

Saremo in grado di riconoscere i luoghi in cui i più vulnerabili vengono messi a tacere e la vita si spegne solo se saremo in grado di vivere con gli occhi aperti. Ed è lì che potremo scoprire Dio, presente nelle Figlie della Carità, sempre attente al prossimo e a chi le circonda. Perché questo accada, dobbiamo fare una pausa tra le urgenze dei nostri compiti e trovare il tempo per riflettere sul significato di ciò che facciamo ogni giorno.

Suor Teresa SANNO (ex Economa generale) e Suor Isel NEGRELLI (attuale Economa generale) hanno aiutato un gruppo di Figlie della Carità spagnole dai 2 ai 24 anni di vocazione ad approfondire la loro conoscenza dell’economia durante alcuni giorni di riflessione, a Madrid. Sono partite dal documento “Economia al servizio del carisma e della missione” della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Hanno anche ricordato le Guide della Compagnia, la Guida per le Econome e la Guida per le Suore Serventi, nonché le Costituzioni e alcuni scritti dei Fondatori.

Queste riflessioni ci hanno aiutato a vedere in modo più profondo il modo in cui il voto di povertà delle Figlie della Carità viene vissuto alla sequela di Gesù Cristo che ha scelto di essere povero per essere vicino agli ultimi. Tuttavia, questo non deve mai portarci a un approccio assistenziale, che dimentica la dignità della persona. Si tratta di stare con coloro che soffrono e di camminare con loro, di collaborare con altri e di intessere relazioni per la loro promozione.

Vivere questo voto di povertà come opzione vitale richiede discernimento, preghiera, riflessione, formazione, disponibilità a ricominciare e a ripensare i percorsi già intrapresi. Occorrono comunità che diventino “laboratori di creatività” per rispondere alle nuove sfide della società e della realtà della Compagnia. In questa ricerca, sarà necessario garantire la sostenibilità delle opere e il loro finanziamento, evitando di rivolgersi a enti che operano in modo non etico.

Questa intensa riflessione ci ha incoraggiato a continuare la nostra formazione e a adottare quegli atteggiamenti che ci permettono di vivere nella consapevolezza di ciò che accade intorno a noi, a scegliere di essere lievito in questo mondo e ad agire, offrendo un cuore che ascolta, fraternità e gioia. Inoltre, ha consentito di scoprire altri aspetti dell’economia che ci hanno aiutato a considerarla in modo più ampio, avendo come unico modello Gesù.

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