«Come siete fortunate, Sorelle…»
Le Figlie della Carità di Szumilino, in Bielorussia, portano il carisma vincenziano fino ai confini di questo affascinante paese dell’Europa orientale. Suor Bernadeta ha condiviso con noi l’esperienza delle Suore nel loro ministero a favore dei poveri.
Ci sono tre suore nella comunità, una bielorussa e due polacche. Riconoscono di aver ricevuto da Dio la grazia di servirlo nei poveri. Suor Bernadeta ricorda spontaneamente una citazione di San Vincenzo: “Come siete fortunate, sorelle, ad essere chiamate ad uno stato di vita così gradito a Dio…” (SV, Conferenza alle Figlie della Carità del 5 luglio 1640). Essendo chiamate nella Compagnia delle Figlie della Carità, esse sono felici di poter fare “ciò che fece il Figlio di Dio quando era sulla terra” (ibidem).
Le Suore visitano i malati a domicilio, fanno le catechiste e lavorano nella sacrestia della chiesa parrocchiale. Per quanto é possibile, tutte sono coinvolte in altre forme di servizio che si presentano regolarmente; la disponibilità è una chiamata quotidiana.
Tra i molti poveri che servono, le Suore ricordano specialmente gli uomini e le donne che, a causa di malattie croniche, sono costretti a letto e richiedono assistenza continua. Le Suore prestano loro le cure necessarie. Secondo le parole di San Vincenzo: “sono i nostri signori e padroni e non siamo degni di rendere loro i nostri piccoli servizi” (SV, Conferenza al CM, n. 164). I poveri evangelizzano le Suore e coloro che le circondano, insegnando loro a confidare nella provvidenza di Dio, ad accettare la volontà di Dio, a leggere i segni dei tempi, ad essere grate, a godere del più piccolo bene ricevuto e ad apprezzare il dono del tempo. Le Suore accompagnano anche i bambini e i giovani. Oltre alla catechesi, organizzano per loro vari tipi di incontri.
La città di Szumilino è piccola; circa 7,5 mila abitanti che danno l’impressione di essere una grande famiglia. Sono legati non solo dalla stessa zona di residenza, ma spesso anche da diversi legami di parentela. Si rivolgono alle Suore per chiedere consigli su come aiutare i loro cari a prendersi cura delle persone allettate, come prevenire e curare le piaghe da decubito, come svolgere le attività legate alla cura dell’igiene personale in casa, ecc. Le Suore li invitano anche a pregare insieme per i loro parenti e per le cose e gli avvenimenti che stanno vivendo. Alcune famiglie mantengono un contatto cordiale con le Suore anche quando una persona a loro vicina, di cui le Suore si sono prese cura, è già morta. Il servizio amorevole e la preghiera uniscono profondamente i cuori.
L’esperienza delle Suore ci dice che si può dare agli altri solo quello che si ha già; e questo non riguarda solo i beni materiali, ma anche, soprattutto, il cuore che deve, ogni giorno, essere sempre più unito a Dio: “Senza di me non potete far nulla”, dice Gesù (Gv 15,5). Per suor Bernadeta, le strade di Szumilino sono “la via più breve per il cielo”.
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