Preghiera di Natale – celebrazione nel programma integrale San Vincenzo de Paoli

Il primo Natale  della storia venne realizzato e vissuto da tutti coloro che erano  presenti. Questo pomeriggio del Natale 2019, NOI TUTTI (persone che partecipano al Programma Integrale San Vincenzo de Paoli, lavoratori, volontari, Suore), pregheremo, celebreremo e ricostruiremo la Mangiatoia di Betlemme. Contempliamo la situazione di povertà di Maria e Giuseppe, genitori di Gesù, che devono adagiare il loro Figlio in una mangiatoia, sul fieno, perché non c’era posto per loro.

PREPARANDO LA MANGIATOIA. (Una mamma protagonista del programma prepara la mangiatoia…) “Immaginiamo” … “sentiamo” … “tocchiamo” … il luogo dove Gesù è nato a mezzanotte … Pensiamo a quante volte le tenebre avvolgono la nostra vita …, anche in quei momenti, Dio non ci lascia soli, si rende presente per rispondere alle domande sul senso della nostra esistenza: Chi sono io? Da dove vengo? Perché sono nato in questo tempo? Perché amo? Perché soffro? Perché morirò? Per rispondere a queste domande, Dio si è fatto uomo. La sua vicinanza porta la luce dove ci sono le tenebre e illumina coloro che attraversano le tenebre della sofferenza (cfr. Lc 1,79).

http://youtu.be/u3-VftP_At8 

CAROL… (cantano le Sorelle del Seminario) Ci avviciniamo ai genitori di Gesù, MARIA e GIUSEPPE. MARIA contempla il figlio e lo mostra a tutti coloro che vengono a trovarlo. Dio ha bussato alla porta del suo cuore puro e accogliente. All’annuncio dell’angelo, che le chiedeva di essere la madre di Dio, Maria rispose: “Sia fatto di me secondo la tua parola” (Lc 1,38). Non tiene suo Figlio solo per se stessa, ma per tutti coloro che vogliono avvicinarsi a Lui.

GIUSEPPE, insieme a Maria, si prende cura e protegge la sua famiglia. Quando è stato avvertito della minaccia di Erode, non ha esitato a mettersi in viaggio e ad emigrare in Egitto (cfr. Mt 2,13-15). Passato il pericolo, ritornò con la sua famiglia a Nazareth, per continuare, insieme a Maria, ad educare Gesù.

GESÙ (Un uomo del programma porta il Bambino). Dio appare in un bambino. Nella debolezza e nella fragilità, Egli nasconde il suo potere che crea e trasforma tutto. Il Dio bambino ha voluto rivelare la grandezza del suo amore, che si manifesta nel sorriso e nel raggiungere tutti. Vedendo gli occhi di coppie giovani brillare davanti al figlio appena nato, comprendiamo i sentimenti di Maria e Giuseppe che, guardando Gesù bambino, hanno percepito la presenza di Dio nella loro vita. “La vita è diventata visibile”(1 Gv 1,2).

I PASTORI (alcuni bambini del Programma si avvicinano alla Mangiatoia). Quando ai pastori è stata annunciata la grande notizia essi  ne furono molto felici. Sono i più umili e i più poveri che sanno accogliere l’evento dell’Incarnazione. Coloro che non conoscono altra abbondanza se non quella del cuore.

I MAGI (gli operatori del programma depositano qualche ghirlanda attorno alla mangiatoia). Le figure dei tre Magi che osservano la stella, quei saggi e ricchi Signori dell’Oriente, partirono per Betlemme per incontrare Gesù e offrirgli i loro doni: oro, incenso e mirra. L’oro onora la regalità di Gesù; l’incenso la sua divinità; la mirra la sua umanità. Ognuno di noi deve essere “una buona notizia” per gli altri, attraverso le nostre parole, i nostri gesti, le nostre azioni, con azioni concrete di misericordia dobbiamo manifestare la gioia di aver trovato Gesù e il suo amore.

I Magi ci insegnano che possiamo partire da lontano per raggiungere Cristo. Non si scandalizzano per la povertà dell’ambiente; non esitano a mettersi in ginocchio e ad adorarLo.

Julián del Olmo (sacerdote e giornalista). Il Presepe è pronto, tutti i personaggi sono presenti. Siamo smarriti. Ci è stato dato un pezzo di carta in cui ognuno può scrivere un sogno, una richiesta, un ricordo della propria infanzia… Tutti vengono a mettere il pezzo di carta con il loro sogno, il desiderio, ecc. e ad adorare il Bambino. Il Presepio parla dell’amore di Dio, il Dio fatto Bambino, per dirci quanto è vicino ad ogni persona, qualunque sia la sua condizione e la sua situazione: bambino, giovane, malato, anziano,  disoccupato, emigrante …

POESIA – STORIA DI NATALE – Questo Natale … dite ai bambini che è un peccato gettare il cibo nella spazzatura mentre milioni di persone soffrono la fame.

Dite loro … che le risorse del Pianeta e dei nostri  genitori sono limitate e devono essere gestite bene,per garantire il loro e il nostro futuro.

Dite loro … … che non è il più felice chi ha di più ma chi ha bisogno di meno.

Dite loro … che le persone che si prendono cura degli anziani sono emigranti e che dobbiamo ringraziarli per il servizio che ci rendono.

Dite loro … che cosa festeggiamo a Natale: CHE GESÙ, IL FIGLIO DI DIO, È VENUTO DAL CIELO SULLA TERRA PER ESSERE IL NOSTRO MIGLIORE AMICO.

Raccontatelo ai bambini! (Il sacerdote presenta il BAMBINO GESÙ a tutta la cappella per adorarLo).

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