- 18/03/2022
- Graz - Europa centrale
Notizie dalla Romania
In queste ultime settimane, la vita è cambiata completamente da quando i paesi vicini sono entrati in guerra. Nei primi giorni, tutti speravano che fosse una minaccia di breve durata, ma il numero crescente di attacchi e i continui bombardamenti hanno costretto la gente a fuggire.
I rifugiati arrivano a ritmo continuo in Romania. I più abbienti viaggiano da una città all’altra in automobili ben equipaggiate che non richiedono particolari cure, fermandosi solo per una notte di riposo.
La maggior parte dei rifugiati arrivano in treno, senza niente. Sono molto stanchi. Quando i treni si fermano, la parola «acqua» si sente da tutte le parti. I bambini piangono, non capiscono perché non possono tornare a casa. C’erano bambini le cui madri li avevano avvolti nelle loro magliette anziché nei pannolini. Avevano freddo, erano sfiniti e disperati.
A Oradea, numerose organizzazioni umanitarie hanno unito le loro forze per aiutare i rifugiati. In questo modo, ogni organizzazione può aiutare dove è necessario, secondo le sue capacità e possibilità.
Noi Suore, aiutiamo soprattutto a raccogliere e smistare gli aiuti. A questo scopo, abbiamo trasformato una delle nostre case in un centro di raccolta dove, insieme ad altre tre organizzazioni: SSVP, Child Protection e la Fondazione Catunul Verde, riceviamo e distribuiamo donazioni ai rifugiati. Nelle ultime settimane abbiamo raccolto tonnellate di cibo, prodotti per la pulizia, detergenti e vestiti. Alcuni dei prodotti sono già stati distribuiti alle fondazioni che ricevono e curano i rifugiati. La maggior parte è stata impacchettata e inviata in Ucraina grazie ai Padri Lazzaristi. È bello vivere la solidarietà della Famiglia vincenziana, ma è importante far sentire ai nostri fratelli e sorelle in difficoltà che non sono soli nella loro sofferenza.
Aiutiamo in ogni modo possibile. Ci è capitato di preparare dei panini per i rifugiati che arrivavano di notte alla dogana (vorrei menzionare qui che alla dogana sono stati distribuiti 2.500 panini in una notte). A volte aiutiamo nella distribuzione o offriamo tè caldo ai volontari. Qualunque lavoro è ugualmente importante ed è essenziale sostenere i nostri volontari stremati.

Grazie a un lavoro coordinato e organizzato, le varie organizzazioni di aiuto possono collaborare efficacemente e completarsi a vicenda.
Sr. Serafina Fdlc
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